Bocciata la Commissione d’indagine conoscitiva su Finpiemonte richiesta dal nostro Gruppo per garantire massima trasparenza sulla gestione della finanziaria regionale. Il centrodestra ha preferito nascondere la polvere sotto il tappeto, votando compatto in modo contrario.
Eppure da decenni Finpiemonte è al centro delle cronache, spesso anche di carattere giudiziario.
Gli ostacoli ed i passaggi poco trasparenti non sono mancati nemmeno negli ultimi anni sotto la Giunta Cirio: nell’aprile del 2021 le dimissioni dell’ex direttore generale, a settembre quelle del presidente e di tutti gli altri componenti del Consiglio d’amministrazione, compreso il vice presidente. Poi l’epurazione del consigliere espresso dalle opposizione ed infine l’annullamento del primo bando per la sua sostituzione.
Come se non bastasse si susseguono le segnalazioni di aziende che lamentano tempi eccessivamente lunghi sulle concessioni dei contributi erogati da Finpiemonte, ed i costi eccessivi dell’ente nella gestione delle pratiche regionali, come ad esempio per il caso del bonus per i mezzi elettrici.
Il tessuto produttivo della nostra Regione merita una società finanziaria all’altezza delle importanti sfide di questo momento storico. Garantire la piena trasparenza dovrebbe essere il primo passo, invece il centrodestra ha preferito andare in direzione opposta. Nonostante il voto di oggi, continueremo a vigilare sull’operato di Finpiemonte a tutela dei cittadini e delle imprese piemontesi.
Sarah Disabato, Capogruppo regionale M5S Piemonte
Ivano Martinetti, Consigliere regionale M5S Piemonte
Sean Sacco, Consigliere regionale M5S Piemonte