Il Movimento 5 Stelle è dalla parte di chi combatte per un amore universale.
Oggi siamo scesi in piazza, al presidio organizzato da Famiglie Arcobaleno, per chiedere un dietrofront al Governo Meloni sulla legge Varchi. Una norma – voluta da Fratelli d’Italia – che criminalizza la gestazione per altri, anche compiuta come gesto solidale, classificandola come “reato universale”, alla stregua dei reati di tortura, schiavitù e genocidio, dei crimini di guerra e contro l’umanità. Un abominio normativo che punta a colpire e discriminare le coppie omosessuali che non hanno la benché minima colpa se non quella di aver voluto costruire una famiglia.
La legge è stata approvata in via definitiva dal Senato lo scorso 16 ottobre. Proprio in quella sede abbiamo evidenziato l’insensatezza e l’incoerenza di una norma di questo tipo, una norma che fa a pugni con la logica. Mentre in Italia è possibile donare un rene ad un parente o ad un familiare che ne ha bisogno, una donna non può portare avanti una gravidanza a titolo gratuito per una persona cara che non può avere figli. Un completo paradosso.
Che si metta una mano sulla coscienza chi ha voluto, scritto e approvato una legge del genere. Una legge da Medioevo.
Elisa Pirro, Senatrice M5S
Sarah Disabato, Capogruppo regionale M5S Piemonte
Andrea Russi, Capogruppo M5S Città di Torino
Dino Lombardi, Consigliere comunale M5S Beinasco