A che punto è l’attuazione del Programma di sorveglianza per i cittadini piemontesi ex esposti all’amianto? È quanto abbiamo chiesto oggi all’assessorato alla Sanità della Giunta regionale attraverso un’interrogazione.
Le risposte sono incoraggianti. I cittadini interessati dal 28 aprile potranno pre-aderire al programma, senza spese, facendo richiesta attraverso la piattaforma regionale Salute Piemonte.
La pre-adesione sarà gestita dall’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino tramite il Centro di Riferimento per l’Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica in Piemonte, nel quale trova sede l’elenco regionale dei soggetti ex esposti ad amianto ai sensi della legge regionale 30/2008. L’attività di sorveglianza sarà offerta dagli Spresal delle ASL piemontesi. Prevede l’erogazione di prestazioni sanitarie di primo e di secondo livello e controlli periodici per i soggetti che rispondono ai criteri relativi alla cessazione dell’esposizione ad amianto.
Vigileremo con attenzione affinché si proceda, speditamente e senza intoppi, con l’avvio del Programma. Un obiettivo che in Piemonte si attende dal lontano 2008, anno dell’approvazione della legge regionale “Norme per la tutela della salute, il risanamento dell’ambiente, la bonifica e lo smaltimento dell’amianto”. Anche per questo ho presentato un ordine del giorno, insieme al collega Maurizio Marello, mirato ad impegnare la Giunta a rispettare il cronoprogramma d’intervento.
Una promessa che la Regione Piemonte ha l’obbligo di mantenere. Lo deve alle migliaia di cittadini che hanno avuto a che fare con l’amianto allo stabilimento Eternit di Casale Monferrato, all’ex Fiat Ferroviaria di Savigliano (CN) e in decine e decine di altri contesti lavorativi e sociali.