Niente da fare. Sul capitolo “sanità” il bilancio regionale continua a non rispondere alle esigenze dei cittadini e delle cittadine piemontesi. Oggi, a Palazzo Lascaris, è stato approvato il rendiconto di gestione. Nonostante i proclami di Cirio e della sua Giunta, che sembrano vivere nel paese delle meraviglie, il quadro complessivo rimane piuttosto preoccupante. Non c’è molto da festeggiare: da un lato le risorse destinate al diritto alla salute continuano a diminuire, dall’altro la politica regionale continua a ricorrere in maniera massiccia, sempre più massiccia, alla politica delle “esternalizzazioni”. È dalla scorsa campagna elettorale che Cirio promette tagli sui “gettonisti”, eppure negli ultimi anni la spesa per le cooperative è paradossalmente aumentata. Per citare un dato, nel 2021 il costo sostenuto per i professionisti privati era di 51,3 milioni di euro, mentre nel 2023 la cifra è volata sopra i 100 milioni di euro. Nelle ultime ore, fra l’altro, sono in corso alcune ispezioni nell’Asl di Alessandria proprio sulle cooperative di gettonisti, ispezioni sulle quali chiederemo delucidazioni.
A ciò si aggiunge l’incertezza derivata dalla pronuncia della Corte Costituzionale che, dichiarando incostituzionale l’articolo 8 del bilancio di previsione 2023-2025, potrebbe avere gravi conseguenze finanziarie.
La Giunta Cirio lasci perdere la politica degli annunci. Per restituire ai piemontesi una sanità degna di questo nome, è necessario lavorare per incrementare le risorse riservate alla sanità e, al contempo, ridurre il ricorso ai “gettonisti” tramite un piano di nuove assunzioni e di stabilizzazione del personale sanitario. Il resto sono chiacchiere.
Alberto Unia, Consigliere regionale M5S Piemonte
Pasquale Coluccio, Consigliere regionale M5S Piemonte