Mentre il resto del mondo favorisce sempre di più l’utilizzo dei trasporti pubblici e disincentiva quelli privati, in Piemonte assistiamo all’ennesimo aumento dei costi dei biglietti per bus, tram, metro e ferrovie. È di questi giorni la notizia della decisione della Giunta comunale di Torino di incrementare il prezzo del biglietto della corsa singola, attualmente fissato a 1,70 euro. L’aumento, non ancora definito, sarà di 20 o 30 centesimi. Per prendere il pullman, un cittadino torinese dovrà sborsare 1,90 o 2 euro. Il tutto per un servizio ancora non all’altezza delle aspettative, con continui ritardi, corse saltati e bus spesso affollati, soprattutto nelle ore di punta.
Come se non bastasse, dal 1 luglio sono aumentati anche i prezzi di biglietti e abbonamenti dei treni e degli autobus extraurbani. L’incremento è di circa il 6%, un adeguamento legato all’inflazione che mortificherà ancora una volta studenti e pendolari. L’incremento è stato deciso dall’Agenzia per la mobilità piemontese su indicazione della Giunta Cirio. In Consiglio regionale chiederemo all’Assessore Gabusi di reperire le risorse per congelare gli aumenti.
È fondamentale che la Regione Piemonte ed il Governo Meloni facciano la loro parte per sostenere il trasporto pubblico locale, anche attingendo ai fondi del PNRR. Comprendiamo le difficoltà legate all’attuale situazione economica, ma proprio per questo motivo non possiamo accettare aumenti che andranno a pesare sempre e solo sulle tasche dei cittadini.
Sarah Disabato, Capogruppo regionale M5S Piemonte
Ivano Martinetti, Consigliere regionale M5S Piemonte