Dopo un braccio di ferro lungo due giorni, il Consiglio regionale ha approvato la nuova legge elettorale. Il Movimento 5 Stelle ha votato a favore dell’inserimento della doppia preferenza di genere ma contro l’apparato complessivo della legge, che introduce nuove poltrone profumatamente pagate dai contribuenti. Gli otto consiglieri supplenti, insieme ai due sottosegretari introdotti con la modifica dello Statuto, peseranno sulle tasche dei cittadini per almeno 8,5 milioni di euro a legislatura. Una scelta sbagliata, quella della maggioranza, l’ennesimo “regalo” nefasto di questa Giunta ai piemontesi. Oggi in aula abbiamo portato delle figure cartonate in rappresentanza delle otto nuove poltrone ed un flipper per denunciare le storture della nuova legge.
Sulla parità di genere, invece, la battaglia è vinta. Il Piemonte fino ad oggi è stata l’unica Regione a statuto ordinario priva di una legge elettorale che tutelasse le pari opportunità. La doppia preferenza di genere darà la possibilità ai cittadini di esprimere due preferenze di voto, una per i candidati di sesso maschile ed una per le candidate di sesso femminile. Una conquista di civiltà fondamentale per garantire pari condizioni di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive regionali.
Positiva anche l’introduzione di un meccanismo di garanzia per le minoranze nell’attribuzione dei seggi, a tutela della rappresentatività del voto dei piemontesi.
Sarah Disabato, Capogruppo regionale M5S Piemonte
Ivano Martinetti, Consigliere regionale M5S Piemonte
Sean Sacco, Consigliere regionale M5S Piemonte