Oggi in Commissione regionale congiunta (agricoltura ed ambiente), su richiesta del Movimento 5 Stelle, sono stati auditi i rappresentanti del Biodistretto del Riso Piemontese. Una realtà di assoluto interesse sotto il profilo ambientale, costituita di recente da alcuni risicoltori della Baraggia vercellese e biellese. Sono state illustrate le tecniche di coltivazione del riso biologico, come la pacciamatura verde e le rotazioni annuali. Metodi sostenibili che non necessitano di fertilizzanti ed erbicidi chimici.
Pensiamo che esperienze come quella del Biodistretto del Riso Piemontese vadano sostenute dalla politica regionale, in quanto perfettamente inserite nel processo di transizione ecologica e coerenti con le recenti direttive europee (ed esempio Farm to Fork).
Condividiamo pertanto le richieste presentate oggi in Commissione, come l’abbassamento del numero minimo, ad oggi fissato a 100 aziende, per la costituzione di Biodistretti previsto nel Regolamento regionale dei Biodistretti del Cibo così come la necessità di introdurre, su base regionale, un’etichetta parlante e trasparente dei prodotti agricoli. Lavoreremo per raggiungere questi importanti obiettivi.
Sean Sacco, Capogruppo regionale M5S Piemonte