Caos totale nella gestione dei casi positivi a scuola. E’ quanto emerge dalle dichiarazioni rilasciate dall’ex Pm Antonio Rinaudo chiamato da Cirio, non si comprende in base a quali competenze, nell’Unità di crisi regionale.
Sono ormai evidenti a tutti i tempi troppo lunghi che intercorrono tra la rilevazione dei sintomi manifestati dagli studenti e l’esito tampone. Nel frattempo il rischio contagio aumenta esponenzialmente, così come si accrescono i disagi per la didattica. La quarantena per la classe scatta solo quando viene certificato un caso Covid, ma intanto i buoi potrebbero essere già scappati dal recinto.
Le dichiarazioni di Rinaudo, scollegate dalla realtà, dimostrano ancora una volta la sua inadeguatezza a ricoprire il ruolo affidatogli in sede di Unità di Crisi. Ma è l’intera catena di comando della sanità piemontese a necessitare di un cambio immediato.
Oltre ad aver presentato una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore alla Sanità Icardi, in queste ore abbiamo presentato un’interrogazione rivolta alla Giunta mirata a conoscere l’effettivo potenziamento e riorganizzazione della rete assistenziale e del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera. Le immagini drammatiche che arrivano da tutto il Piemonte di file chilometriche davanti agli ospedali, ali allarmi delle organizzazioni sindacali di infermieri e le annunciate chiusure di Pronto soccorso dimostrano il fallimento totale di questa Giunta. Vogliamo risposte sull’effettiva realizzazione di quanto messo, nero su bianco, nei piani regionali.