martedì, Ottobre 8, 2024

Diga sul Sessera: il dissenso non può entrare


Perchè una diga sul Sessera? Martedì scorso ci siamo recati a Biella presso Città Studi per ascoltare le motivazioni dei promotori del progetto ossia del Consorzio Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese diretto da Carmelo Iacopino. Siamo però riusciti ad ascoltare “solamente” le ragioni del movimento locale contro il nuovo invaso, in particolare l’associazione “Custodiamo la Valsessera”, mentre non hanno concesso al nostro Consigliere Regionale e membro della Commissione Ambiente Davide Bono di entrare nell’auditorium ad ascoltare i proponenti del progetto perchè “senza invito”. Intanto l’Assessore Regionale all’ambiente Ravello – e alcuni Consiglieri Provinciali – entravano comodamente.


Il colmo è che la decisione sulla costruzione o meno dovrà essere presa dall’intero Consiglio Regionale e il territorio su cui sorge l’opera è in gran parte di competenza regionale. A ciò va aggiunto che giovedì 22 luglio sull’Eco di Biella il direttore Iacopino ha spudoratamente dichiarato: “Mi dispiace, invece, per i politici che non hanno voluto assistere alla presentazione, preferendo le ideologie agli studi scientifici, le polemiche strumentali ai confronti tecnici”. Noi abbiamo chiesto di entrare, proprio perchè non pregiudizialmente contro e poichè – come spiegato nel video – Bono era interessato a sentire oltre alle ragioni del comitato, anche quelle dei progettisti, ma non abbiamo avuto l’onore di entrare nell’auditorium.
Già il gruppo locale di attivisti, ossia il MoVimento 5 stelle Biella, aveva partecipato alla marcia contro la diga del 26 giugno recuperando utili informazioni (leggi qua: http://www.biella5stelle.it/?q=node/5 e qua: http://www.biella5stelle.it/?q=node/8); abbiamo in questo modo scoperto che il figlio di Carmelo Iacopino, vale a dire Alessandro Iacopino, dirige un ente che gestisce le acque ossia la SII SpA. Il costo dell’opera partirà da circa 200 MILIONI DI EURO DI FINANZIAMENTI PUBBLICI (ma spesso sono spese che si incrementano nel tempo), queste alcune delle motivazioni di contrarietà all’opera dei cittadini locali:
1. Le colture di riso moderne necessitano di molta meno acqua di quanto afferma il Consorzio della Baraggia;
2. Il flusso del Sessera sarebbe ridotto di dimensioni, ci sarebbero quindi meno “lame” per i turisti e minori spazi per praticare i numerosi sport acquatici e di trekking che vengono attualmente praticati in queste zone;
3. Secondo studi geologici a livello della diga passerebbe una faglia, con pericoli immani in caso di terremoto;
4. Il cemento necessario a questa nuova costruzione devasterebbe altre zone (come la Valledora, ad esempio, cioè a Cavaglià e in altre cave biellesi e non, dove preleverebbero il materiale);
5. La realizzazione dell’invaso determinerebbe una devastazione delle specie faunistiche (ad esempio il Carabus Olympiae, un coleottero che vive in un unico posto al mondo: la Valsessera) e della flora del territorio.
Il MoVimento 5 stelle Piemonte ritiene che varrebbe la pena di usare le risorse economiche ed energetiche a disposizione per potenziare il turismo, i prodotti locali, gli sport di montagna e non investire in opere che non creano posti di lavoro, ma anzi rischiano di rovinare una delle caratteristiche più di valore della Valsessera, ossia il paesaggio e il suo torrente. In conclusione PD e Lega della Valsessera si dicono contrari al nuovo invaso, ma Bresso e Cota a quanto sappiamo non hanno ancora firmato la petizione del comitato “Custodiamo la Valsessera” (già sottoscritta dal nostro consigliere Davide Bono), che intanto ha raggiunto 3.000 adesioni.
P.S: per quanto riguarda il Consorzio della Baraggia vi rimandiamo inoltre ad un’interessante indagine del blogger Gamaz: http://arcangelo-gamaz.blogspot.com/2010/06/larcangelo-31-10-la-scatola-cinese.html

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9 Commenti

  1. attenzione perchè tra i risicoltori del consorzio ovest sesia una diga è voluta da anni.

  2. Davide,sei trobbo buono,avevi tutto il diritto di entrare all’auditorium,sei un connsigliere regionale e si parlava di opere eventualmente finanziate anche con fondi pubblici,dovevi pretendere di entrare, anche con l’intervento della forza pubblica. ciao! a presto.

  3. Questa è democrazia?
    Davide devi fare un’interrogazione al prossimo consiglio regionale spiegando che non si scuce un euro su progetti poco chiari e dove la politica viene coinvolta solo per i soldi….
    Signori! non si ricorre alla politica solo per farsi finanziare i progetti…. altro che mafia…. questa cos’è?

  4. ti avevo avvisato davide che sei nella morsa del ragno.non ti considerano nemmeno…nonostante tu sia un consigliere regionale, avevi bisogno del pass per
    seguire il dibattito sul progetto? RIDICOLO. tutto questo ti fa capire con chi ai a che fare.
    ADESSO QUEL BEL PEZZO DI MONTAGNA CON IL SUO FIUME,LA SUA NATURA,I SUOI ANIMALI RISCHIA DI ESSERE DECIMATO
    DAL CEMENTO. MA IO DICO LA GENTE DEL POSTO COSA FA?
    PERCHE’ LASCIANO CHE LA SITUAZIONE, IL PROGETTO, VENGA
    REALIZZATO CON FONDI ANCHE PUBLICI! DOVETE COMBATTERE
    MA NON SOLO CON LE PAROLE..NON SERVONO DOVETE AGIRE
    SE VOLETE CHE QUEL PICCOLO PARADISO RESTI COME DIO LO A CREATO. QUANDO VEDETE QUEI POLITICI ENTRARE IN PAESE CACCIATELI VIA.ANDATE DAL SINDACO FATEGLI
    CAPIRE CHE NON SI FARA’ MAI QUELLA DIGA.

  5. AI RAGIONE DOBBIAMO INCONTRARCI PER PREPARARE
    UN MOVIMENTO CONTRO QUESTO SCEMPIO…NON POSSONO FARE QUELLO CHE VOGLIONO STE MERDE..SOLO PER IL DIO DENARO.
    ROVINANDO UN PEZZO DI NATURA CON IL SUO FIUME.

  6. ciao davide..
    hai veramente ragione sul fatto che chi si occuperà in primis della questione della ditta venga tagliato fuori in questa maniera poi..
    io punterei sul fatto che la diga non produce alcun beneficio pubblico in fatto di occupazione, produzione e qualità del riso, perchè, a quanto pare, altre motivazioni non sono degne di nota da parte della “classe politica” ..
    Sarebbe inoltre utile far capire a te, sempre dalla famosa classe, l’utilità di tale opera sotto il punto
    della sicurezza, visto che le dighe sono fatte per tale scopo..
    vedrai che l’unica motivazione in ballo sarà che devono specularci sopra.. Dirlo ai giornali?
    si può tentare… non si sa mai..
    buon lavoro

  7. tanto voi non contate nulla, la diga si farà sulle vostre tezte e l’acqua, che ricordo essere un bene pubblico, verrà portata dove serve
    ma non vi è venuto in mente di sfruttare l’occasione per mettere finalmente in condizione la valle sessera di vivere…non avete sentito parlare di “mitigazioni” e “restituzioni”
    volete fare la diga? Bene, la valle deve diventare un giardino che VOI mantenete

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