
Guerra fratricida nel Centrodestra regionale, con la Lega che oggi ha di fatto commissariato l’assessore alle Politiche Sociali di Fratelli d’Italia, Maurizio Marrone, sconfessandone il lavoro svolto in questi anni. Gli esponenti del Carroccio hanno presentato un emendamento alla legge di stabilità regionale che prevede lo stanziamento di 100mila euro per l’istituzione di un ente di gestione delle risorse spese dalla Regione Piemonte sul sociale.
L’obiettivo dichiarato? Razionalizzare le spese e garantire maggiore efficienza. In realtà è evidente come si sia trattato di un maldestro regolamento di conti tutto interno al centrodestra. Un sussulto della Lega per dare una spallata a Fratelli d’Italia, azionista di maggioranza della Giunta Cirio, e far sentire la propria voce per recuperare terreno a livello di consenso politico. Il tutto nell’assoluto silenzio del presidente Cirio, un silenzio assordante che non rassicura sulla tenuta di una maggioranza che appare sempre più lacerata e litigiosa.
Da una parte c’è la Lega, che fa la voce grossa. Dall’altra c’è Fratelli d’Italia, con Marrone che ha provato a giocare la sua partita. Furbo come una volpe, l’assessore ha annunciato di condividere gli intenti dell’emendamento – che sconfessa il suo stesso lavoro – per spegnere sul nascere ogni polemica. Machiavellico.
Per entrare nel merito della questione e del controllo, al di là dell’aspetto squisitamente politico, non possiamo nascondere le nostre perplessità sul lavoro fatto dall’Assessore sul sociale. Oggi la Lega sente la necessità di istituire un ente per gestire i contributi assegnati dalla Regione, ma ciò pone serie riflessioni su quanto fatto finora.
Non dimentichiamo che tra gli stanziamenti per il sociale rientrano, fra gli altri, gli oltre 3,2 milioni di euro per il fondo Vita Nascente. Stanziamenti sui quali il Movimento 5 Stelle ha accesso un riflettore, non solo perché finanziano la propaganda delle associazioni pro vita, ma anche per la scarsa trasparenza delle rendicontazioni presentate dalle associazioni che ricevono fondi pubblici.
Oggi è emerso un dato, in particolare: alcune forze di maggioranza condividono le nostre preoccupazioni sulle spese relative al capitolo “sociale”, certificando come il Movimento 5 Stelle abbia ragione a dubitare del controllo sull’utilizzo dei fondi. Il problema è che lo fanno depositando un emendamento nettamente problematico dal punto di vista tecnico.
Sarah Disabato, Capogruppo regionale M5S Piemonte
Alberto Unia, Consigliere regionale M5S Piemonte
Pasquale Coluccio, Consigliere regionale M5S Piemonte