Due percettori del reddito di cittadinanza su tre non possono lavorare perché minori, disabili e anziani. Dei rimanenti, quasi la metà è composta da “lavoratori poveri” che prendono il sussidio ad integrazione dello stipendio. Tra gli idonei al lavoro, il 30% ha sottoscritto almeno un contratto.
Quanto il reddito di cittadinanza sia fondamentale per aiutare le persone più deboli, comprese quelle meno inseribili sul mercato del lavoro, è sotto gli occhi di tutti.
Il Presidente Cirio fa orecchie da mercante e ai sostegni e agli aiuti continua a preferire l’inaccettabile propaganda politica sulla pelle di chi vive in condizioni di povertà. Secondo quanto riportato dai giornali, durante un evento pubblico avrebbe dichiarato che “pagare la gente per non lavorare quando potrebbe lavorare è un insulto a chi lavora, agli artigiani che pagano il 65% di tasse allo Stato”. Cirio non capisce i dati o fa finta di non capirli. Un atteggiamento inaccettabile per un presidente di Regione che dovrebbe sostenere la parte più debole della nostra società invece di attaccarla a più di riprese.
Sarah Disabato, Capogruppo regionale M5S Piemonte
Sean Sacco, Consigliere regionale M5S Piemonte
Ivano Martinetti, Consigliere regionale M5S Piemonte