martedì, Ottobre 8, 2024

Pichetto: giù le mani dai 200 milioni per la Pedemontina!

Sembra non volersi concludere nemmeno con la fine anticipata della legislatura la battaglia che da anni Pichetto sta portando avanti, ormai quasi in solitudine, nel Biellese: parlo della Pedemontana Piemontese.

Non son bastati anni di dispute varie sull’utilità, sul percorso, sulle priorità dei tratti da realizzare, sulle strade cosiddette complanari e sulle soluzioni per il traffico locale;
non è bastata nemmeno la rinuncia ad Ottobre 2013 da parte di SATAP, il concessionario della Autostrada Torino Milano, per mancanza di traffico, a far desistere l’ostinato vicepresidente della Regione dal voler completare a tutti i costi quest’opera inutile.


A seguito di questa rinuncia, la proposta della Regione Piemonte è stata il ripiego su una “Pedemontina” cioè il solo completamento del tratto tra Masserano (dove termina la SP142) e il casello dell’autostrada A26 di Ghemme, con caratteristiche analoghe a quelle del progetto SATAP, ma con soli soldi pubblici, per un totale di 200 milioni di euro, suddiviso tra Stato e Regione. Il tutto per velocizzare i tempi, in quanto su quel tracciato erano già stati ottenuti sia i permessi che il finanziamento dal CIPE e l’esito positivo della VIA; la realizzazione del collegamento in base al vecchio progetto comporta quindi l’innesto direttamente in autostrada, e quindi un pedaggiamento del tratto che ricadrà sulle tasche dei biellesi.

Si apprende ora dai giornali che l’assessore tenta di far partire l’opera, prima della fine, ormai imminente, del suo mandato. Più che un salvataggio di un’opera, per di più inutile, viene legittimo chiedersi se non sia invece l’ultimo tentativo di campagna elettorale con i soldi pubblici di un politicante morente.


Il MoVimento 5 Stelle, da sempre vigile sulle grosse speculazioni che vengono fatte, monitorerà la situazione e, se Pichetto si azzardasse ad utilizzare la Pedemontina con il relativo stanziamento di 200 milioni come propaganda elettorale, sarà pronto ad impugnare l’atto, visto che non può essere considerato né improrogabile né urgente.

Davide Bono, Consigliere regionale M5S Piemonte
Marcello Tescari, M5S Trivero

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