Saitta ed il Pd continuano nell’ultimo mese a tagliare nastri in ambito sanitario, nel disperativo tentativo di recuperare il consenso perso dopo i disastrosi anni di Governo Chiamparino (e prima di loro Cota e Bresso), il tutto a pochi giorni dal voto nazionale. Oggi è il caso della Casa della Salute di Cumiana, pochi giorni fa ha inaugurato quella di Settimo e prima ancora la nuova ala dell’ospedale di Chivasso (per Cuorgnè, nonostante l’impegno, i lavori sono slittati a dopo il voto). Un’operazione di propaganda bella e buona senza contenuti.
Sulle Case della Salute persistono le medesime criticità: non è ancora chiaro da dove arriverà il personale specialistico in più che dovrebbe garantire visite ulteriori rispetto a quelle ospedaliere, considerato che tutte le ASL sono sotto organico e hanno liste di attesa per i principali esami di mesi e mesi. Senza parlare di infermieri e OSS in grave carenza ovunque. Inoltre nelle aree periferiche come Cumiana si rischia di allontanare i medici di base dal contatto con i cittadini per concentrarli in un unico poliambulatorio.
E mentre Saitta taglia nastri anche di poliambulatori già esistenti, i problemi principali della sanità piemontese restano irrisolti: liste d’attesa sempre più lunghe, riduzione posti letto che peggiorerà con lo scriteriato piano di edilizia sanitaria privatizzante (-1000 posti alla Città della Salute), affollamento pronto soccorso e cronica mancanza di personale. Su questi argomenti la Giunta regionale non ha ancora proposto nessun tipo di soluzione concreta se non qualche diapositiva in perfetto stile Renzi.
E diciamocelo, queste inaugurazioni servono solo a tentare di mascherare malamente la dura realtà e cioè la sostituzione di ospedali con poliambulatori perché a Roma e a Bruxelles han deciso che non possiamo più permetterci la sanità pubblica.
Davide Bono, Consigliere regionale M5S Piemonte
Vicepresidente Commissione regionale Sanità
Gruppo Consiliare Cumiana (TO)
Elisa Pirro, Candidata M5S Senato Piemonte1