Sin dal 2010, il gruppo consiliare MoVimento 5 stelle, rappresentato dal consigliere Davide Bono, aveva preso posizione sul futuro della Sanità nel Verbano-Cusio-Ossola, rilanciando l’ipotesi della realizzazione di un ospedale unico baricentrico.
Categoria: Commissione 4
Psichiatria: a rischio 700 operatori e 1000 pazienti
Con una nuova Delibera della Giunta Regionale, il Piemonte ha posto sotto attacco anche i servizi residenziali di psichiatria, in particolare i cosiddetti “Gruppi Appartamento”, che sono definiti dalla DCR 57 del 1997 come “soluzioni abitative…di residenzialità assistita… rivolte a pazienti giunti in una fase avanzata del loro reinserimento sociale…in nuclei abitativi…fino ad un massimo di 5 utenti… 2 nuclei abitativi”
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Andrea Soldi è Stato ammazzato
Andrea Soldi è Stato ammazzato il 5 agosto 2015.
Andrea Soldi era un paziente psichiatrico di Torino. Nel suo quartiere era noto in quanto era un omone di 45 anni e 120 chili di peso, malato da anni di schizofrenia, che stazionava sulle panchine di una piazza torinese, senza dare fastidio a nessuno, tant’è che era chiamato il “gigante buono”.
Farmaci cannabinoidi, bene legge regionale. Un aiuto ai malati
di Davide Bono
Soddisfazione per l’approvazione della legge sull’erogazione di farmaci a base di cannabinoidi a carico del Servizio Sanitario Regionale (relatore per le opposizioni Davide Bono).
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Gradenigo: una lettera per salvare l’ospedale
L’Ospedale Gradenigo è uno dei principali ospedali della città di Torino, con un importante offerta sanitaria, anche dal punto di vista emergenziale, con oltre 40.000 passaggi in Pronto Soccorso.
Basta tagli sulla pelle dei più deboli
L’ultima legge di Stabilità nazionale propone un ulteriore taglio alle Regioni di 4 miliardi di euro. Le Regioni hanno individuato come capitolo in cui infierire con la maggior parte dei tagli (2,6 miliardi di euro), la sanità.
Ricorso al TAR contro la Delibera “SFASCIA OSPEDALI”
Il Gruppo regionale del Movimento 5 Stelle ha presentato un ricorso al TAR contro la Delibera di Giunta Regionale 1-600 del 19 novembre 2014, già ribattezzata “Sfascia ospedali”. Una strada obbligata visto l’atteggiamento di chiusura al dialogo nei confronti delle opposizioni, dei territori e delle amministrazioni locali dimostrato da questa Giunta.
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[Resoconto Sanità] Revisione Rete Ospedaliera
Buongiorno a tutte e tutti.
E’ il primo video che faccio nella nuova legislatura, la decima, in quanto adesso i “video della settimana” sono fatti dal nuovo capogruppo Giorgio Bertola. Io farò video in qualità di referente sanità del gruppo e vice presidente della Commissione Sanità.
Mighetti Presidente Giunta Elezioni e 3 vicepresidenze M5S
di Gruppo Consiliare M5S
Forse per pudore di un’altra figuraccia, peggiore di quella del voto per l’Ufficio di Presidenza che ha visto l’esclusione della prima forza politica di opposizione, venerdì 10 nelle sedute di insediamento delle Commissioni, l’andazzo è stato molto diverso.
Il nostro Paolo Mighetti, è stato votato all’unanimità Presidente della Commissione della Giunta per le Elezioni che dovrà vagliare i casi di incompatibilità e di ineleggibilità dei consiglieri eletti.
In più sono stati eletti:
Federico Valetti, Vicepresidente della Seconda Commissione, Trasporti e Infrastrutture;
Davide Bono, Vicepresidente della Quarta Commissione, Salute e Politiche Sociali;
Francesca Frediani, Vicepresidente della Sesta Commissione, Cultura, sport e Turismo.
Ovviamente, tutti rinunceranno alle indennità aggiuntive!
Buon lavoro!!
Sciopero della fame degli infermieri
di Davide Bono
Questa mattina mi sono recato al presidio degli infermieri in sciopero della fame davanti all’ospedale "Molinette" di Torino.
L’iniziativa nello specifico è stata lanciata dal sindacato Nursing Up e prevede lo sciopero della fame di alcuni sindacalisti per sensibilizzare la Giunta Cota sull’insostenibilità di ulteriori blocchi del turnover del personale del comparto, in primis, quello sanitario.
Al momento il comparto prevede circa 27.000 dipendenti (infermieri, ostetriche, fisioterapisti, logopedisti ecc…), che, insieme ai 10.000 tecnici , 7000 amministrativi, 9.000 medici, 1000 dirigenti porta il tutto a oltre 55.000 dipendenti per un costo che supera i 3 miliardi di euro. Nel sanitario, parlando sopratutto di infermieri, vi è una classe di lavoratori che gira su tre turni, con un lavoro molto pesante, con un’età media piuttosto alta e scarso ricambio. Per la prima volta da che esiste memoria, i neo-laureati non trovano lavoro in ospedale e devono rivolgersi al privato dove spesso le cooperative spadroneggiano con contratti al limite dello schiavismo, se non della vera e propria illegalità. Non perché manchi la domanda, ma perché l’offerta è artificiosamente bloccata dalla PA, producendo delle ripercussioni su chi lavora (aumento dei turni, difficoltà a ferie, maternità…) molto pesanti.