Bocciato l’emendamento a prima firma Giorgio Bertola per chiedere maggiori risorse sotto forma di borsa di studio da destinare ai medici specializzandi a seguito dell’emergenza Coronavirus.
La maggioranza a guida Lega, dopo aver pasticciato per giorni con i bonus del Riparti Piemonte, non degna di alcuna attenzione una proposta che arriva direttamente dal mondo della sanità pubblica per voce dell’ordine dei medici. Il DL rilancio nazionale porta infatti con sé un intervento importante grazie all’attivazione di 400 nuove borse di studio. Sarebbe servito uno scossone anche dalla Regione soprattutto dopo le gravi ferite inferte dal virus. E invece nulla.
Avevamo già suggerito la dotazione aggiuntiva di 8 milioni di euro calcolando il numero complessivo di borse di studio che sarebbero necessarie ogni anno per il nostro Sistema Sanitario Regionale. Parere contrario della giunta, in attesa di varare la delibera. Ora l’assessore Icardi parrebbe anche d’accordo ma a mancare sarebbero le risorse. Uno stucchevole gioco delle tre carte che grava sulla salute dei piemontesi.
La Regione Piemonte avrebbe dovuto fare la propria parte garantendo risorse complementari anziché limitarsi ad utilizzare i fondi provenienti da Roma. Oggi, durante il varo di un “Riparti Piemonte a tutto cemento”, abbiamo assistito all’ennesima performance che prova quale sia la reale posizione dell’amministrazione Cirio sulla sanità pubblica piemontese.
Giorgio Bertola, Consigliere Regionale M5S Piemonte
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