Anche nella conferenza stampa convocata in fretta e furia dalla direzione generale dell’AOU Città della Salute di Torino non sono arrivate rassicurazioni alle preoccupazioni sui tagli dei posti letto del futuro Polo sanitario.
Infatti sul taglio totale di 800 posti letto ben 500 riguarderanno il polo materno infantile. Degli attuali 690 posti letto tra Regina Margherita e Sant’Anna ne resteranno appena 190 nel nuovo Parco della Salute, senza specificare se e dove verranno eventualmente recuperati. Inoltre non è garantita la presenza di Pronto Soccorsi dedicati, ma solo non meglio precisati “percorsi”. Dopo le esperienze tragiche di Valdese e Oftalmico, non possiamo che essere molto preoccupati.
A questi interrogativi Chiamparino non ha mai risposto. Temiamo infatti si tratti solo di una manovra economico – finanziaria per far uscire dal piano di rientro la Città della Salute limitando la cura ai soli casi ad alta complessità ed alta remuneratività. A pagarne il conto saranno i cittadini ed in seconda battuta l’ASL di Torino che dovrà compensare il taglio con gli esigui strumenti a sua disposizione.
Chiederemo che prima di avviare le procedure del nuovo Parco della Salute sia avviato un percorso di modifica dello Studio di Fattibilità che accolga le richieste di cittadini ed operatori.
Giorgio Bertola, Candidato Presidente M5S Regione Piemonte
Davide Bono, Consigliere regionale M5S Piemonte